Rassegna Stampa di #SmartItalia lezioni per il futuro
Cos’è
La Rassegna Stampa SmatItalia legge tra le righe delle pagine dei giornali cercando elementi di cambiamento e nuove ipotesi per affacciarsi alla fase 2, arricchiti dall’esperienza maturata . Un nuovo modo di fare rassegna stampa intercettando alcuni spunti del cambiamento in atto.
Rassegna Stampa #SmartItalia lezioni per il futuro del 29/04/2020
PA e smart working
“Ho avviato un tavolo con i sindacati per lo smart working per discutere non solo il diritto alla disconnessione ma anche altre questioni che richiedono l’abbandono di certe situazioni che prima potevano avere un senso - ha detto il Ministro della Pa Fabiana Dadone in audizione alla Camera - penso al buono pasto, ad esempio, può avere un senso nell’ottica della presenza fisica al lavoro ma con lo smart working a regime è più difficile concepirlo perché le due cose non si connettono così tanto". Sul tema buoni pasto e smart working il Mattino, il Messaggero, Il Gazzettino, l’Avvenire, la Gazzetta del Mezzogiorno e altre testate dedicando uno spazio riportando le dichiarazioni del Ministro Dadone.
Sempre in riferimento allo smart working, sul Sole24Ore si legge come questo sia, per il settore pubblico e in base all’articolo 87 del decreto 18/2020, la modalità ordinaria per lo svolgimento della prestazione lavorativa nella PA. Nell’ iter di conversione in legge del Cura Italia è stato inserito l’articolo 87 bis in base al quale può essere aumentato del 50% il valore della convenzione quadro con Consip per la fornitura di PC e tablet da fornire ai dipendenti. A favorire il lavoro agile non solo nel settore pubblico, ma anche nel settore privato, non è solo il DPCM del 26 aprile, ma in particolare il protocollo tra Governo e parti sociali per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus, datato 24 aprile. In riferimento al lavoro agile del mondo del lavoro privato il Messaggero dedica un articolo di approfondimento riportando le esperienze di Intesa San Paolo, dove 39mila dipendenti producono da remoto, e di Engineering che sovraintende 250mila postazioni. L’articolo fa riferimento ad un rapporto della piattaforma #ColleghiAmoilLavoro che permette di quantificare gli effetti del lavoro a distanza e, tra quelli positivi, si riporta come “finora gli Italiani hanno complessivamente risparmiato più di 100milioni di euro, accumulato oltre 10mila ore di tempo libero e non emesso in atmosfera 60 tonnellate di CO2”.
Sul Corriere della Sera un articolo “Famiglie, se il lavoro non è smart” mette in guardia dai rischi dello smart working quando questo si traduce in un onere insostenibile tutto a carico della donna all’interno delle famiglie, anche quando entrambi i genitori sono in smart working, questo in particolare ora che i figli sono a casa da scuola e necessitano di accudimento maggiore. Una riflessione che sottolinea come questa situazione potrebbe spingere la donna a rinunciare all’occupazione, seppur in smart working, abbassando ancora di più la percentuale di occupazione femminile che in Italia è attualmente al 56% contro l’81% della Svezia.
PA e semplificazione
Anche rispetto ai concorsi pubblici si legge sul Messaggero che in seguito alla sospensione di due mesi delle procedure concorsuali come da decreto Cura Italia, il Ministro Dadone ha annunciato che si sta pensando ad una “norma sperimentale per permettere fino alla fine dell’anno di svolgere procedure concorsuali attraverso un massiccio ricorso al digitale, decentrandole in più sedi sul territorio con lo scopo di evitare lo spostamento dei candidati”. Si tratta quindi di procedure semplificate che hanno l’obiettivo di accorciare i tempi di espletamento da 18 a 9 mesi. Anche il Quotidiano degli Enti Locali del Sole24Ore dedica un approfondimento al tema dei concorsi facendo riferimento alla necessità di avviare concorsi snelli e semplificati con procedure digitalizzate e prove decentrate sul territorio, colmando quindi, al più presto, il ritardo nel processo di rigenerazione del lavoro pubblico. La semplificazione della burocrazia si concretizza con la proposta dell’esenzione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, legata alla necessità di distanziamento fisico nei locali pubblici. Sempre in tema di semplificazione il Messaggero fa riferimento al “one only” principio che imporrà alla PA di non chiedere più di una volta al cittadino documentazione di cui è già in possesso.
Su Italia Oggi si legge come anche in ambito edilizio saranno snelliti i procedimenti e ridotti i tempi “senza abbassare i livelli di tutela del paesaggio e dei beni culturali” come sostiene il Ministro Fabiana Dadone. In tale direzione sono in arrivo interventi diretti al Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari dell’edilizia.
Strumenti e provvedimenti
Il Sole24Ore illustra cosa sarà possibile fare dal 4 maggio in poi, sia rispetto alle visite ai congiunti, che prevedono l’uso della mascherina e la distanza minima di un metro nonché il possesso dell’autocertificazione (pena fino a 3000 euro di multa), sia rispetto agli spostamenti da una regione all’altra, previsti solo in determinate condizioni (motivi di salute, di lavoro, di assoluta urgenza e per rientrare nel proprio domicilio o residenza). Rispetto alle attività motorie, si potrà fare attività fisica all’aperto, rimanendo a distanza di almeno due metri, mentre i parchi e le aree gioco rimangono chiusi. Sono ammesse le visite a parenti e a conoscenti nelle Rsa, rispettando le indicazioni disposte da queste ultime.
Il Messaggero dedica una riflessione all’estensione del bonus affitti ai bar, ai ristoranti, alle palestre, ai teatri che operano in locali presi in affitto. Viene, inoltre, presa in considerazione l’ipotesi di spostare il beneficio direttamente in capo ai proprietari a rimborso del canone non percepito. Nell’articolo si parla anche dell’ipotesi del “reddito di emergenza” per le partite IVA che non godono di ammortizzatori sociali.
E’ sicura invece l’inclusione nel decreto dell’indennizzo per i lavoratori domestici, colf e badanti che sono stati costretti a diradare o sospendere il lavoro.
Scuola
Sul Sole24Ore la maturità partirà dal 17 giugno con massimo 10 persone per aula. Sono 463mila gli studenti dell’ultimo anno della scuola superiore che dovranno fare la maturità. 5 alunni al giorno alla presenza di una commissione di 6 membri interni, un presidente esterno e un paio di testimoni. “La prova sarà unica e consisterà in un colloquio di un’ora che darà diritto a 40/50 punti dei 100 totali contro i 60 di oggi”. Si attende l’ordinanza ministeriale che uscirà a giorni con i dettagli sull’esame di Stato e su come verranno rimodulati i crediti per arrivare a 100 (lode inclusa).